Questa volta leggo, #11 | "Fiori sopra l'inferno" di Ilaria Tuti

Ciao lettori! Questo mese per la rubrica Questa volta leggo si doveva scegliere un libro con la copertina che raffigurasse una persona e devo ammettere che fino a ieri sono stata molto indecisa sul libro di cui parlarvi. Alla fine ho optato per l'esordio di Ilaria Tuti per rimanere sulla scia di libri che mi sono piaciuti con le recensioni di questa settimana.



Fiori sopra l'inferno (Teresa Battaglia, #1)
di Ilaria Tuti
Longanesi
€ 3,99 (ebook) € 16,90 (cartaceo)
Uscito il 4 gennaio 2018
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».


A Travenì, luogo immaginario che ricorda i paesini di montagna del Friuli, un uomo viene brutalmente ucciso ed al suo fianco rinvenuto un fantoccio. Ad indagare sulla sua morte viene chiamata la squadra di città, capitanata dal commissario Teresa Battaglia. La donna  identifica subito l’assassino come un serial killer ed è certa che la prossima vittima non tarderà ad arrivare. Al contempo, c'è qualcosa che si aggira nei boschi che sta sconvolgendo la quotidianità di quattro bambini che si dicono sicuri di aver visto un terribile e spaventoso fantasma. 
I due casi potrebbero essere collegati? E perché, se così fosse, l'assassino rimane nascosto nell'ombra ma si mostra ai bambini? Cosa si cela nel suo passato per farlo agire in questo modo? 


«Innocui» ripetè, rimestando le sillabe sulla lingua come avessero un sapore cattivo. «La natura non ha dotato nessuno dei suoi figli di innocuità, capo Knauss, o avrebbe fallito»

Ho impiegato più di un anno a leggere Fiori sopra l'inferno e devo confessarvi che mi sono decisa a farlo esclusivamente per la notizia dell'imminente uscita del seguito, la cui trama mi ispirava un sacco. Non che quella di questo romanzo non mi abbia conquistata a prima lettura ma, vedete, io non l'avevo nemmeno mai letta. Colpa del pensiero che, essendo questo un caso letterario, quasi certamente non mi sarebbe piaciuto. Che pensiero sciocco il mio, visto che l'ho semplicemente adorato! 
Tre sono gli aspetti che più di tutti mi hanno catturato di questo romanzo. L’ambientazione  del paesino montanaro, costeggiato da un bosco fitto e segreto, è così meravigliosamente intrigante e ben descritta che appare viva e fra le pagine di questo romanzo è un ulteriore protagonista. Poi ditemi che non sono la sola a pensare a priori che le montagne siano un luogo perfetto per una serie di omicidi. A piacermi particolarmente è stata anche la struttura della narrazione, suddivisa in due linee temporali che raccontano entrambe una storia e non è difficile capire perché l'autrice ha deciso di descrivere così minuziosamente la finestra del 1978. 
L'altro punto forte di questo libro sono i suoi personaggi, in particolare la protagonista così atipica. Teresa è una donna molto intelligente, tenace e determinata, che adotta un atteggiamento burbero e schivo nei confronti di chiunque per difendersi dai dubbi sul suo operato in quanto donna. È un eccellente profiler, che grazie a pochi indizi riesce ad effettuare analisi molto accurate. È però anche una persona fragile, diabetica, che soffre di solitudine e nasconde un grande segreto che la sta logorando dall’interno. Al suo fianco nell'inchiesta vi sarà presente un nuovo collega, l'ispettore Massimo Marini. L’uomo si ritroverà ad avere problemi ad ambientarsi sul lavoro e con i modi di fare del commissario Battaglia, soprattutto dopo il disastroso primo incontro. Superato lo scoglio, tuttavia, il giovane si rivelerà prezioso per l’indagine e per dare un profilo ad un assassino che appare, fin dall’inizio, piuttosto contraddittorio. C'è poi il killer, reso così umano che non puoi fare a meno di provare una grande compassione. Infine i bambini, che si ritroveranno loro malgrado sempre più coinvolti nell'indagine. Specialmente quando diverrà chiaro che loro sono gli unici non chiusi in un ostinato silenzio, al contrario della piccola comunità di Travenì che fa di tutto per non collaborare. 
In conclusione, la Tuti ha tratteggiato con il suo stile ammaliante ed evocativo una storia ricca di emozioni e bellezza che consiglio a tutti gli amanti del genere.  

Non perdetevi le altre tappe del mese!
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Cosa ne pensate della mia recensione? Avete letto questo romanzo e siete d'accordo con il mio pensiero?
Fatemi sapere,
Leen

16 commenti

  1. A me è piaciuto molto e anche la tua recensione! Ciao da Lea

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  2. Stanno decantando tutti la bravura di quest'autrice... Dovrò recuperarla, mi sa :)

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    1. Oh sì! Se ti piace il genere dovresti proprio farlo perché merita.

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  3. Che bella recensione e mi ispira anche il libro.

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  4. ho amato tantissimo questo romanzo ed il secondo è già li pronto da leggere! non vedo l'ora di ritrovare teresa battaglia

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    1. Non vedo l'ora anche io di buttarmi sul secondo libro e ritrovare il commissario!

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  5. Ho comprato questo libro, ma finora non l'ho ancora iniziato, forse per lo stesso motivo tuo. Spero di recuperare presto, mi è piaciuta molto la tua recensione

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    1. Con i libri tanto amati hai sempre un po' il timore della delusione cocente. Spero che piacerà anche a te!

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  6. Amo Ilaria Tuti e devo cominciare La ninfa dormiente, non vedo l'ora di ritrovare Teresa Battaglia. Un'autrice brava come pochi altri.

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  7. Questo è già nella mia TBR anche se ho letto pareri contrastanti.

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  8. Mi è piaciuto molto questo romanzo, infatti non vedo l'ora di leggere il secondo Ninfa dormiente.

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