Buon pomeriggio, lettori!
Complice il tema del mese della rubrica - un autore di cui non si ha mai letto nulla -, quest'oggi vi propongo la recensione di un genere letterario che non avete mai visto da queste parti ma di cui (spero) sentirete ancora parlare.
Stella di mare
di Giulio Macaione
Bao Publishing
€ 8,99 (ebook) € 18,00 (cartaceo)
Uscito il 4 ottobre 2018
In una Cefalù sospesa tra la antico e moderno, Stefano vive in una perenne atarassia, disinteressato alla vita, in attesa del ritorno, come ogni anno di un amore inespresso, un’amica che torna in Sicilia ogni estate. Lei è la sirena che lo ha irretito, con il suo canto, lasciandolo privo di volontà, ma di sirene, a Cefalù, è meglio non parlare. Un anziano pescatore, una donna che vive alla finestra in attesa del marito disperso in mare anni prima, un gatto apparentemente senza padroni sono tra le vittime delle sirene, o dell’idea delle sirene: hanno perso qualcosa, qualcuno, che è partito per non fare più ritorno, lasciando un vuoto impossibile da spiegare a parole nelle loro esistenze. Sarà proprio Stefano, incompiuto e goffo, a diventare il fulcro delle loro storie e a impararle, scoprendone i segreti, per consentire alla vita, rimarginato il dolore, di ricominciare.
Stella di mare è ambientato a Cefalù durante i mesi estivi e segue le vicende di Stefano, un ragazzo di ventiquattro anni che ha abbandonato gli studi perché non sa ancora cosa fare bene della sua vita. Stefano trascorre le sue giornate senza uno scopo preciso, in attesa dell'arrivo di Marina, sua amica d'infanzia e primo amore, e facendo preoccupare molto la madre e la sorella. Per questa ragione, e anche per tenerlo un po’ occupato durante le sue interminabili giornate, la madre decide di dargli alcune commissioni da svolgere e il giovane si ritrova quindi costretto a portare il pranzo a Matilde, una vecchia amica della madre che lo terrorizza con i suoi strani comportamenti. Durante i pomeriggi in spiaggia, Stefano si imbatterà più volte in Vico, il solitario e burbero pescatore che si racconta essere stato salvato da una sirena. Complice degli strani avvistamenti al largo, le malelingue del paese faranno capire al giovane come le vite di Vico e Matilde sono indissolubilmente legate da un passato in comune.
Il mare fa solo eco al vuoto che senti
Quando ero piccolina leggevo spesso i fumetti, in particolare quelli di Topolino, e i giornali delle W.I.T.C.H. erano una tappa fissa ogni mese, quindi non è la prima volta che leggo qualcosa di diverso da un romanzo. Tuttavia, Stella di mare è la prima graphic novel della mia età adulta.
Tolgo subito la patata bollente dalle mie mani e vi dico che questa storia mi ha un po' delusa. Purtroppo le mie aspettative erano ben diverse ed ero seriamente convinta di trovarmi davanti ad una storia fantastica, che parlava davvero di sirene e mitologia, e quindi ci sono un po' rimasta male quando ho scoperto che il genere è più vicino ad un racconto di formazione che ad altro. Nonostante ciò, non posso assolutamente negare che la storia di per sé mi è piaciuta e che ho trovato il libro, fra dialoghi e disegni, davvero ben fatto. Ciò che ho senz'altro apprezzato di più e che penso proprio sia il punto forte di questo racconto è che la storia non è incentrata solo su Stefano. L'autore ha deciso di intrecciare alla sua vita altre persone, altre vicende, che sono diventate tasselli importanti per la crescita di Stefano.
Stefano è la seconda ragione che mi ha fatto apprezzare questa storia. Il giovane che all'inizio della storia ha un grande blocco interiore che non gli permette di vivere la vita che gli spetta mentre alla fine si trasforma in qualcuno che comprende come il tutto risieda nel provare a capire cosa fare della propria esistenza perché non sarà di certa la vita a regalare una svolta. E con Stefano mi sono sentita un sacco in sintonia poiché anche io ho attraversato un periodo in cui non sapevo che fare della mia vita e ciò mi aveva abbattuta un sacco. Ed è infatti impossibile non comprendere come Stefano rappresenti un po' tutti quei quei giovani che non sanno cosa vogliono fare della propria vita e che aspettano perennemente qualcosa che potrebbe non arrivare mai.
In conclusione, è vero che Stella di mare non era ciò che credevo fosse ma non è un buon motivo per non consigliarvela di cuore!
Tolgo subito la patata bollente dalle mie mani e vi dico che questa storia mi ha un po' delusa. Purtroppo le mie aspettative erano ben diverse ed ero seriamente convinta di trovarmi davanti ad una storia fantastica, che parlava davvero di sirene e mitologia, e quindi ci sono un po' rimasta male quando ho scoperto che il genere è più vicino ad un racconto di formazione che ad altro. Nonostante ciò, non posso assolutamente negare che la storia di per sé mi è piaciuta e che ho trovato il libro, fra dialoghi e disegni, davvero ben fatto. Ciò che ho senz'altro apprezzato di più e che penso proprio sia il punto forte di questo racconto è che la storia non è incentrata solo su Stefano. L'autore ha deciso di intrecciare alla sua vita altre persone, altre vicende, che sono diventate tasselli importanti per la crescita di Stefano.
Stefano è la seconda ragione che mi ha fatto apprezzare questa storia. Il giovane che all'inizio della storia ha un grande blocco interiore che non gli permette di vivere la vita che gli spetta mentre alla fine si trasforma in qualcuno che comprende come il tutto risieda nel provare a capire cosa fare della propria esistenza perché non sarà di certa la vita a regalare una svolta. E con Stefano mi sono sentita un sacco in sintonia poiché anche io ho attraversato un periodo in cui non sapevo che fare della mia vita e ciò mi aveva abbattuta un sacco. Ed è infatti impossibile non comprendere come Stefano rappresenti un po' tutti quei quei giovani che non sanno cosa vogliono fare della propria vita e che aspettano perennemente qualcosa che potrebbe non arrivare mai.
In conclusione, è vero che Stella di mare non era ciò che credevo fosse ma non è un buon motivo per non consigliarvela di cuore!
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Cosa ne pensate della mia recensione? Avete letto qualcosa di questo autore o grapich novel in generale?
Fatemi sapere,
Leen
questo è un genere che mi riprometto sempre di leggere ma che poi puntualmente non faccio
RispondiEliminaSono anni che mi dico 'voglio leggere una graphic novel' e poi puntualmente non l'ho mai fatto. Il 2019 è stato l'anno della svolta!
EliminaAh, ecco, io pensavo avesse delle sfumature fantasy D: però avendo già apprezzato tantissimo Basilicò, di sicuro non me lo perderò 😍
RispondiEliminaDiciamo che la copertina e la trama non aiutano di certo a non pensarlo, ahah
EliminaBasilicò voglio recuperarlo presto!
Non ho mai provato a leggere questo genere di libri. Ancora non mi hanno convinto del tutto.
RispondiEliminaMagari l'occasione giusta arriverà:)
EliminaHo provato a leggere dei manga,e mi sono pure piaciuti,ma mi dimentico spesso che esistano🥶🥶🥶
RispondiEliminaCredo sia una cosa molto comune se non ne sei appassionato!
EliminaAh, le graphic novel! Vorrei tanto iniziare a leggerle, ma non so perché non riesco!
RispondiEliminaForse perché non è ancora arrivato il titolo giusto!
EliminaNon amo le graphic novel purtroppo
RispondiEliminaTi direi che mi dispiace però non ho letto così tante grapich novel per poterlo davvero affermare!
EliminaCome Dolci non amo questo genere di libri.
RispondiEliminaSuccede! I gusti fortunatamente non sono sempre tutti uguali:)
EliminaMi incuriosiscono molto ma ancora non ne ho letto nessuna. Spero di trovare presto il titolo giusto per iniziare, intanto segno questo e ti ringrazio per la recensione.
RispondiEliminaTi dirò, io ho una lista di grapich novel ora da leggere perché mi sono segnata i vari titoli che mi ispiravano per anni, ahah
EliminaLe graphic novel non fanno per me anche se la storia sembra interessante
RispondiEliminaLo è, ma se non è il tuo genere ti sconsiglio di provare a leggerla. Poi, chissà, magari cambi idea...
EliminaCome dici tu anche io da bimba sono cresciuta con i fumetti, ora però non ho mai provato a leggere una Graphic Novel, mi riprometto di farlo quanto prima
RispondiEliminaSpero che ci proverai perché è un po' come tornare indietro nel tempo, se non lo si fa da tanto!
EliminaOgni tanto leggo qualche graphic novel, soprattutto per ragazzi. Per il 2019 mi sono ripromessa di leggere Zerocalcare. Vedremo. Intanto questo me lo segno perchè i romanzi di formazione (anche a fumetti) mi piacciono.
RispondiEliminaCiao da Lea
Ciao Lea, anche io mi sono ripromessa di leggere un suo titolo!
Eliminamai letto una graphic novel..prima o poi ci provo!
RispondiEliminaSembra interessante! Segno!
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