Ciao lettori, come state? Oggi vi porto l'ultima recensione della settimana, parlandovi del nuovo romanzo di R.F. Kuang: Babel.
Uscito il 29 agosto 2023
Oxford, 1836. La città delle guglie sognanti.Il centro di tutta la conoscenza e l'innovazione del mondo.Al suo cuore c'è Babel, il prestigioso Royal Institute of Translation dell'Università di Oxford.La torre da cui sgorga tutto il potere dell'impero.Rimasto orfano a Canton e portato in Inghilterra da un misterioso tutore, Robin Swift credeva che Babel fosse un paradiso.Fino a che non è diventata una prigione...Può uno studente lottare contro un impero?
Babel segue la storia di Robin Swift, un giovane ragazzo cinese che in seguito alla morte della madre a causa del colera si trasferisce in Inghilterra. Qui, grazie ad una grande opportunità data dal suo tutore, il ragazzo riesce ad entrare all'università di Oxford per studiare al Royal Institute of Translation, conosciuto anche con il nome di “Babel”. La torre della conoscenza e del potere, della traduzione e della magia. All’inizio Robin è entusiasta di trovarsi ad Oxford e pensa di aver trovato una nuova casa, anche grazie alle amicizie che stringe durante il primo anno. Tuttavia, con il passare del tempo si renderà conto che c'è qualcosa di molto problematico a Babel e l’incontro con un membro del gruppo di Hermes, ossia una misteriosa società segreta che fa dà resistenza all'Istituto, gli farà definitivamente aprire gli occhi. Ma cosa può fare un solo studente contro un interno impero?
Inizio col dire che quando ho deciso di leggere Babel sapevo che mi sarei trovata a leggere una storia di ingiustizie, di disparità e di razzismo, perché questi sono sempre temi centrali in ogni opera della Kuang. Non posso però non dirvi che ad un certo punto però è diventato tutto troppo anche per me. Lo so che sono temi sensibili all'autrice, lo capisco che sono tematiche importanti anche all'interno di questa storia, però poteva essere gestita in maniera diversa.
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