Recensione | "Non è detto che mi manchi" di Bianca Marconero

Buongiorno lettori! Se mi seguite su Instagram sapete che nei giorni scorsi ho letto il nuovo romanzo di Bianca Marconero e oggi ve ne parlo in anteprima sul blog.


Non è detto che mi manchi 
di Bianca Marconero 
Newton Compton
€ 5,99 (ebook) € 9,90 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
In uscita il 19 luglio 2018
Fosco è un giovane programmatore con tre grandi passioni: i videogiochi, il parkour e la sua ragazza Gaia. Per sbarcare il lunario collabora con una rivista specializzata. Dopo anni di convivenza, Gaia esige da lui un gesto maturo. Per non deluderla, Fosco pensa di candidarsi per una promozione, sebbene questo significhi aumentare le ore di lavoro e abbandonare definitivamente il videogioco che sta progettando da anni. Mentre lui è alle prese con i suoi dubbi, tutta la redazione è in fermento per l’arrivo di Emilia, una modella star dei social, che collaborerà con la rivista per qualche tempo. Per Fosco la comparsa della popolarissima influencer non è altro che l’ennesima scocciatura, ma una serie di coincidenze inattese porterà i due ad avvicinarsi e a scoprire un’affinità sorprendente... Chi avrebbe mai potuto immaginare che mondi tanto diversi potessero comunicare e capirsi? Più passa il tempo e più Emilia dimostra di essere l’unica persona che sappia vedere Fosco per quello che è davvero, mentre Fosco, superando i propri pregiudizi, riesce a cogliere la vera natura di Emilia. E, per la prima volta nella loro vita, i sogni non sembrano più tanto stupidi, ma straordinariamente realizzabili.


I protagonisti appartenenti a mondi completamente agli antipodi, o quasi, è una caratteristiche dei libri di questa autrice ed è uno dei cliché che adoro immensamente ed è forse una delle ragioni per cui adoro immensamente le storie che sforna Bianca. Ma, così come per i suoi predecessori, anche per questi due protagonisti le diversità si trovano esclusivamente a livello superficiale. 
Pietro Foscarini, detto Fosco per gli amici, è un programmatore di videogiochi di venticinque anni che ha abbandonato gli studi e una rosea carriera nel settore per amore. E sempre per far felice la sua fidanzata, il giovane è disposto a legarsi ad un lavoro che non lo soddisfa e che lo costringerebbe ad abbandonare la lavorazione del suo primo videogioco. Fosco l'ho adorato fin dal primo momento, anche se alcuni suoi atteggiamenti e comportamenti li ho trovati molto irritanti e mi hanno fatto dubitare della sua sanità mentale e maturità più di una volta. Però, e mi costa ammetterlo, se non li avesse avuto non lo avrei trovato sincero. 
Emilia Leskova, detta Emi per gli amici, è una giovane e bellissima ventunenne, diventata famosa quando era solo una bambina grazie ad uno spot per un noto marchio di caramelle e tornata ora alla ribalta grazie al successo delle sue foto su Instagram. La popolarità che la ragazza riscontra nei teenager e negli uomini più adulti la portano ad iniziare una collaborazione trimestrale con la rivista Lollipop, appartenente allo stesso gruppo editoriale della rivista in cui lavora Fosco. 
Emilia si è presa un posto nel mio cuore fin dalla sua prima apparizione. Mi è piaciuto un sacco per la sua sorprendente spontaneità, capacità di giudizio e parlantina schietta, ma anche per il suo essere fresca e genuina. Ho sempre fatto il tifo per lei e mi sono ritrovata dalla sua parte, a sostenere lei e le sue idee, in ogni minima discussione o fraintendimento. 
Appartenenti a strati diversi della società italiana, cresciuti con educazioni opposte e con sogni e passioni che non hanno nulla in comune, non potrebbero essere più diversi. A livello caratteriale e comportamentale, tuttavia, sono due gocce d'acqua. Inconsciamente e coscienziosamente, le famiglie di entrambi hanno instillato nei due giovani un profondo senso di insicurezza e inferiorità. Sarà proprio grazie a questo aspetto del loro essere che i due troveranno nell'altro una sintonia immediata, che li farà diventare inizialmente amici e poi li guiderà verso un sentimento più profondo. Con una spinta di qua, un aiuto di là, con gli sbagli comprensibili e quelli incomprensibili, con i colpi di scena inaspettati, le critiche e le lacrime, le risate e i momenti da sospiri spezzati, la storia di questi due ventenni ostacolata solo da loro stessi, mi ha rubato il cuore e me lo ha restituito con qualche consapevolezza in più. 


La sorprendo a fissarmi con un mezzo sorriso esterrefatto. 
«Sei l’ultimo dei cavalieri, Foscarini». 
Sorrido e mi metto le mani in tasca mentre procediamo sotto il braccio della Galleria, verso l’ottagono, il punto di incontro dei due corridoi, sormontato da una cupola di vetro e travi di ferro. Riprendo a parlare. «Anche quelle come te sono in via d’estinzione»

Molti di voi non lo sanno perché non ne ho mai parlato molto apertamente sul blog, o in generale sul web, ma io adoro immensamente e pazzamente Bianca! È una delle mie autrici italiane preferite di sempre e la consiglio praticamente a chiunque mi capiti a tiro. Anche quando loro non lo vogliono, un consiglio. Non ho letto o apprezzato tutti i suoi lavori, ma quelli che ho amato bastano per farmi venire voglia di leggere qualunque cosa decida di scrivere.
Un po' per la quasi totale delusione di UAGA e un po' perché i tradimenti sono una cosa che ripudio con tutta me stessa, non sono partita molto entusiasta con la lettura di Non è detto che mi manchi. Però sono bastate giusto i primi capitoli, che mi hanno fatto avere un'idea generale di dove sarebbe andata a parare la storia, e io sono capitolata. Questo libro si è preso, di diritto, il terzo posto nella classifica dei preferiti
Ho profondamente adorato ogni parte di questa storia: dalle descrizioni minuziosamente dettagliate dell'ambientazione e dei personaggi, ai personaggi stessi. Mi sono piaciuti anche i personaggi che ho profondamente detestato, come quella strega della madre di Emilia (a cui avrebbero dovuto togliere la custodia della figlia anni e anni addietro) allo scorbutico padre di Pietro (a cui, più di una volta, avrei voluto urlargli contro tutta la mia irritazione). Invece, assieme a Fosco&Emi, un posto nel mio cuoricino se lo sono presi anche Alessandro, Alice e la mamma di Fosco. I primi due mi hanno fatto esasperare un sacco durante la lettura - se fossi stata dentro alla storia avrei fatto come la me di cinque anni con le bambole: avrei preso le loro teste e li avrei fatti baciare -, ma le loro litigate, i loro battibecchi e i loro silenzi di detti e non detti mi hanno fatto un sacco appassionare alla loro storia. La mamma di Fosco è stata una gioia perché almeno un genitore ha ricoperto in toto il suo ruolo. Anche i suoi altri figli, conosciuti solo attraverso i pensieri di Fosco, mi sono piaciuti molto e avrei voluti conoscere entrambi anche di persona. Tuttavia è stata la loro mancata presenza ad essere incisiva perché ha fatto capire come funziona la famiglia Foscarini. 
Concludo prima di iniziare a diventare ripetitiva. È inutile sottolineare che dovete andare a comprarlo, vero? 

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Cosa ne pensate della mia recensione? Leggerete il nuovo libro di Bianca? 
Fatemi sapere, 
Leen 

4 commenti

  1. Sono una brutta persona se dico che non ho ancora mai letto niente di questa autrice? Lo so, shame on me.
    Devo proprio decidermi a recuperarla.

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  2. Sto leggendo proprio in questo momento "Un altro giorno ancora" e mi sta piacendo molto! Mi spiace che invece per te sia stata una delusione :(
    parlando invece di Non è detto che mi manchi, l'ho comprato giusto un paio di giorni fa. Conto di leggerlo nelle prossime settimane :D

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    1. Spiace un sacco anche a me perché ero partita molto entusiasta, ahah

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