Recensione | "Tutta la mia rabbia" di Sabaa Tahir [Review Party]

Buon pomeriggio lettori, come state? Oggi torno con la recensione di Tutta la mia rabbia di Sabaa Tahir. 




Tutta la mia rabbia
di Sabaa Tahir
Leggereditore
€ 9,99 (ebook) € 16,00 (cartaceo)
Uscito il 5 settembre 2023

Lahore, Pakistan. Passato. Dopo che una tragedia sconvolge la loro vita, i novelli sposi Misbah e Toufiq si trasferiscono negli Stati Uniti dove aprono il Riposo delle Nuvole, sperando in un nuovo inizio. Juniper, California. Presente. Salahudin e Noor sono più che migliori amici: sono una famiglia. Cresciuti come emarginati nella piccola città desertica di Juniper, si conoscono meglio di chiunque altro. Fino alla “Lite”, che distrugge il loro legame con la repentina furia di un’esplosione. Ora Sal si affanna a gestire il motel di famiglia mentre la salute della madre si deteriora e il padre si abbandona all’alcolismo. Noor, invece, vive una situazione incerta e straziante: lavora nel negozio dello zio e nasconde il suo progetto di iscriversi al college e andarsene per sempre da Juniper. Quando i tentativi di Sal di salvare il motel falliscono, lui e Noor devono chiedersi quale sia il valore dell’amicizia e cosa sia necessario fare per sconfiggere sia i mostri del passato sia quelli che affollano il loro presente.

Tutta la mia rabbia segue le vicende di Misbah, Salahudin e Noor, mentre cercano di destreggiarsi tra le difficoltà che la vita mette loro davanti

Misbah è una giovane donna pakistana che si vede costretta a sposare Toufiq, di cui però col tempo si innamorerà e con cui si trasferirà negli Stati Uniti in cerca di un po’ di tranquillità e felicità. Qui la donna riuscirà a realizzare il suo sogno di aprire un albergo, il Motel Riposo delle Nuvole, ma la vita che aveva sognato per sé, il marito e il figlio non va nella direzione giusta. Quando scopre di essere malata, tutto ciò che desidera è poter avere il tempo necessario per sistemare le cose


Salahudin è il figlio di Misbah e Toufiq, un giovane diciottenne nato e cresciuto in America. Non essere straniero tuttavia non gli ha mai semplificato le cose perché non è mai riuscito a integrarsi del tutto. Come tutti i ragazzi della sua età è alle prese con i problemi dell’adolescenza - tra cui la Lite con Noor che ha messo fine alla loro amicizia decennale -, ma lui ha anche qualche problema extra. La mamma è malata e non vuole più curarsi, il padre è un alcolizzato che non si prende minimamente cura di lui e dell’albergo. Cosi quando iniziano ad arrivare una serie di richiami di pagamento, Sal capisce che è compito suo trovare una soluzione al problema. Purtroppo una decisione sbagliata, anche se presa per motivi giustissimi, lo farà finire in un mare di guai. 


Noor è un’immigrata che vive a Juniper grazie allo zio che l’ha adottata da bambina, in seguito alla tragedia che ha ucciso tutta la sua famiglia. Il suo desiderio più grande è entrare in un college e dire addio per sempre allo zio e a tutta la sua vita a Juniper. Il problema è che lo zio tiene sotto controllo ogni sua mossa e non è d’accordo con l’idea che lei continui gli studi.  Anzi, lo zio desidera che lei lo ripaghi di tutti i suoi sacrifici iniziando a lavorare nel suo negozio al suo posto. Per questo motivo Noor si troverà costretta a una serie di sotterfugi per inviare le domande per il college e fare i colloqui. 


Ho letto Tutta la mia rabbia senza sapere bene cosa aspettarmi. Avevo letto la trama, ovviamente, e sapevo che non sarebbe stata una lettura semplice ma non avrei immaginato questo. Rabbia è il sentimento che ho provato per quasi tutta la lettura. Le vicende che succedono a Sal e Noor mi hanno fatta davvero arrabbiare, soprattutto quelle riguardanti le azioni razziste nei loro confronti, ma anche la malattia di Misbah e la sua decisione di non curarsi


Uno degli aspetti che ho preferito di questo libro sono i suoi protagonisti (Noor, sopratutto). L’autrice è stata proprio brava a renderli realistici, autentici è umano, che è stato facilissimo entrare in sintonia con loro e comprendere il perché dietro alle loro scelte. Non sempre ero d'accordo o capivo con quello che dicevano o facevano, ma non ho mai giudicato. 


L'altro aspetto che ho apprezzato davvero tanto è il modo in cui la Tahir affronta i temi più importanti: alcolismo, abuso di droga giovanile, violenza domestica e sessuale, lutto e capacità di perdonare se stessi e gli altri. Succedono davvero un sacco di cose in questa storia, ma non sono mai troppe. L’autrice è stata proprio brava a dosare nel modo giusto tutto quanto che non risulta mai pesante. 


In conclusione, consiglio la lettura di Tutta la mia rabbia a tutti coloro che sono alla ricerca di una lettura forte e commovente. Le storie di Misbah, Salahudin e Noor vi appassioneranno talmente tanto che faticherete a mettere giù il libro.  




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