Ciao lettori! Oggi torno da voi con la recensione di un libro super estivo: My Killer Vacation di Tessa Bailey.
Tutto quello che desidera Taylor, una giovane insegnante annoiata da giornate sempre uguali e senza sorprese, è trascorrere una vacanza esclusiva nella soleggiata Cape Cod insieme al fratello Jude, con in testa un unico pensiero: l'abbronzatura. Certo, non può immaginare che a pochi minuti dal suo arrivo nella villa da sogno che ha affittato (e che, nota bene, le è costata anni di faticosi risparmi) incapperà in un cadavere con un proiettile conficcato in fronte. No, questo non è decisamente nei piani. Né lo è ritrovarsi tra i piedi Myles, un rozzo ex detective e ora cacciatore di taglie, assoldato dalla sorella del morto per fare luce sull'omicidio e possibilmente catturare l'assassino. Uno talmente pieno di sé da rifiutare, con aria infastidita, la gentile offerta di Taylor di dare una mano a risolvere il caso. Un atteggiamento inaccettabile, perché prima di tutto lei non è disposta a ricevere un no come risposta, inoltre ne sa a bizzeffe di omicidi visto che ha passato un'infinità di ore ad ascoltare podcast true crime. E poi, chi meglio di una maestra di seconda elementare sopravvissuta all'insegnamento in tempi di pandemia può districare situazioni complesse al limite dell'impossibile? Dopotutto, forse, la vacanza di Taylor non è rovinata come sembra. Anzi, chissà?, questa piccola deviazione rispetto ai programmi potrebbe portarle persino qualcosa di più interessante (ed eccitante?) del previsto, quel brivido che le manca da molto, troppo tempo nella vita.
My Killer Vacation segue la vicenda che ha per protagonista Taylor Bassey, una giovane maestra di scuola primaria, che il primo giorno della sua attesissima vacanza nelle lussureggianti ville di Cape Cod, si ritrova faccia a faccia con un cadavere. Il morto altri non è che il padrone di casa e tutti sono concordi nel pensare che ad ucciderlo sia stato il padre di una delle sue ultime affittuarie, dopo che quest'ultima ha scoperto di venire spiata nella camera da letto principale. Taylor però non è della stessa idea, ci sono troppi elementi che non coincidono tra loro. Così quando la sorella del morto assolda un cacciatore di taglie per scoprire l'identità dell'assassino, Taylor si infiltra nell'indagine e fa di tutto per essere ascoltata. Anche se questo significa reclamare le attenzioni di Myles, un uomo burbero e affascinante che non sembra molto incline al lavoro in coppia.
Ho deciso di leggere My Killer Vacation perché pensavo che sarebbe stato un libro leggero, con un mistero un po' assurdo da risolvere e a una storia d'amore divertente a fare da cornice. Ebbene, ciò che ho trovato è stato molto diverso da quelle che erano le mie aspettative. Innanzitutto, nonostante una sinossi che parla di omicidio e indagini, il cuore di questo libro non è la ricerca dell'assassino bensì la storia d'amore tra i due protagonisti. E questo purtroppo me è stato davvero un duro colpo da digerire perché Myles non l'ho sopportato. Non sono riuscita a digerirlo dal primo momento in cui sono entrata nella sua testa e continuare a leggere la storia anche dal suo punto di vista non ha fatto altro che peggiorare la prima impressione. No, nemmeno scoprire il suo tenebroso passato mi ha fatto cambiare idea.
Taylor, d'altra parte, mi è stata simpatica fin da subito. È una persona spumeggiante e ho adorato il rapporto che ha con il suo fratellino (i retroscena dietro alla tristezza di Jude mi hanno fatto fare delle belle risate, oltre che a commuovermi un po').
Avrei davvero preferito leggere il romanzo interamente dal suo punto di vista. Sì, lo so, spesso mi lamento con gli autori che decidono di scrivere un libro esclusivamente da un punto di vista, spesso femminile, invece questa è una di quelle poche volte in cui secondo me l'autrice ha toppato ad usare il doppio pov.
In conclusione, consiglio The Killer Vacation a tutti coloro che sono alla ricerca di un libro da ombrellone che non si prende troppo sul serio.
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