Recensione | "L'accademia dei vampiri" di Richelle Mead [Questa volta leggo, #32]

Buon pomeriggio, lettori! Come state? Come state trascorrendo l'estate? Questo mese sono un po' sparita,  si potrebbe quasi dire che sono andata in ferie se non fosse che è da gennaio che mi comporto da fantasma. Continuerà ad essere così per tutto agosto, poi spero di riuscire a tornare più attiva negli ultimi mesi. Incrociate con me.

Detto ciò, oggi per la rubrica Questa volta leggo vi parlo de L'accademia dei vampiri di Richelle Mead. L'argomento per questo luglio era 'estate' e per me estate vuol dire tanti tipi di lettura ma soprattutto vuol dire riletture. Ogni anno infatti mi dedico alla rilettura libri o saghe che ho adorato e quest'anno è stata la volta della pentalogia con cui ho conosciuto la Mead. 


L'accademia dei vampiri (L'accademia dei vampiri, #1)
di Richelle Mead
Rizzoli
€ 4,99 (ebook) € 14,90 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 1° ottobre 2009
Fuggire dall'Accademia dei Vampiri sembrava l'unica strada per una vita "normale". Ma Lissa, principessa di una delle più nobili casate di vampiri, e Rose, sua migliore amica e guardiana, vengono ritrovate e riportate fra le mura del college. Dietro l'apparente ritorno alla normalità si nasconde una lotta senza regole per il controllo del potere, di cui Lissa è l'ignara custode. I pettegolezzi, gli sguardi curiosi, le malignità sono i nemici più facili da sconfiggere. Il pericolo reale si mostra solo quando decide di colpire. Lissa pagherà con la vita, se Rose non sarà capace di proteggerla.


L'accademia dei vampiri ruota attorno a Rose Hathaway, una giovane dhampir, e alla sua migliore amica Lissa Dragomir, ultima discendente di una casa antica di moroi. Le due ragazze hanno trascorso la maggior parte della loro vita alla St. Vladimir’s Academy, la scuola di vampiri che ha istruita la prima a diventare una buona guardiana e la seconda a padroneggiare i suoi doni. Tutto è andato liscio finché Rose, per proteggere la vita di Lissa, non si è sentita costretta a scappare dall'Accademia. Sono state lontane dal loro mondo per ben due anni, rifugiandosi nelle città umane e spacciandosi per studentesse, finché non vengono rintracciate dai guardiani e riportate alla St. Vladimir. Rose e Lissa non hanno idea di che cosa accadrà al loro ritorno ma sperano che la ragione per cui se ne sono andate non sia là ad aspettarle.  

Era sempre stato così fra di noi. Io ero quella che prendeva l'iniziativa, che si preoccupava di far succedere le cose, anche se in modo impulsivo, a volte. Lei era quella più prudente, quella che ci rifletteva su, che esaminava le cose a fondo prima di agire.

Dalla prima volta che ho letto L'accademia dei vampiri sono passati dieci anni. I miei gusti sono cambiati tanto nel corso del tempo, anche se l'amore per il fantasy è sempre rimasto, perciò ammetto che avevo un po' di timore nel rileggere questa serie che ho tanto adorato. Ero certa che certe situazioni e dinamiche non mi sarebbero più piaciute e in parte così è stato. Tuttavia, l'originalità della trama e i personaggi meravigliosi hanno vinto su tutto il resto. 


Rose è la voce narrante del romanzo ed è la mia preferita. È una determinata, schietta, sarcastica e impulsiva. A causa del suo carattere si mette spesso nel guai, ma la sua arguzia la tira fuori dalle situazioni più spiacevoli Ha un grande cuore, è leale, e farebbe di tutto per la sua amica Lissa. Vasilia è totalmente il contrario: è dolce, gentile e disponibile con tutti. A differenza dell’amica, però, si porta dentro di sé una grande rabbia e quando si trova ad aver a che fare con le ingiustizie perde un po’ le staffe. Sfortunatamente, Lissa non ha il carisma di Rose e non riesce bene a spiccare in questo volume

Tra i personaggi secondari non si possono non citare Dimitri e Christian. Dimitri Belikoc è l’adulto del gruppo, uno dei Guardiani più famosi in circolazione e colui che ha trovato e portato le ragazze a scuola.  È riservato e preferisce di gran lunga stare da solo piuttosto che socializzare. Verrà assegnato a Rose come mentore per aiutarla a tornare allo stesso livello dei suoi compagni e tra i due finirà per crearsi un rapporto molto poco consono. 

Christian Ozera è invece un Moroi di una casata reale caduta in disgrazia. A causa di ciò che i genitori hanno fatto, attorno a Christian circolano brutte voci ed è visto un po' da tutti come un cattivo ragazzo. In realtà, sotto la scorza del ragazzo tenebroso e misterioso è una persona molto dolce e gentile


Il world building creato dall’autrice è un altro degli aspetto che ho molto apprezzato. Come tante altre storie che parlano di vampiri non ci troviamo in un mondo fantastico bensì semplicemente nel Montana. Nella società odierna vivono gli umani e anche se loro ne sono totalmente all'oscuro, ci sono ben tre razze diverse di vampiri:  dhampir, moroi e strigoi

dhampir sono l'incrocio tra vampiri e umani, in questo caso i figli di un Moroi e un Dhampir. Dalla loro linea umana hanno ereditato la mortalità e l'aspetto tuttavia sono dotati di sensi ben sviluppati e una forza sovraumana. La loro ragione di vita è addestrarsi nelle Accademia e diventare i guardiani dei Moroi, sempre pronti a mettere la loro esistenza davanti a tutto. I Moroi sono vampiri che possono vivere alla luce del sole (anche se tendenzialmente non lo fanno perché li indebolisce) e avere figli. Si nutrono di sangue umano di donatori consenzienti e ciò li rende delle facili prede per gli Strigoi, che rappresentano invece il pensiero comune sulle creature della notte. Forti, immortali, assatanati di sangue, gli Strigoi rappresentano il maggior pericolo per chiunque.


Altro punto che mi è piaciuto molto è l’equilibrio tra l’azione, il mistero ed il romance. L’elemento romantico è tutto ben dosato e non risulta essere eccessivo, ci sono parecchie scene di azione e alcune tengono bene con il fiato sospeso mentre il mistero permane l'intero libro. Perché Rose e Lissa se ne sono andate dalla St. Vladimir? 


In conclusione, se siete amanti dei vampiri e più in generale degli urban fantasy dovete recuperare questo libro! 



3 commenti

  1. Non ho letto questa serie, ma sono molto tentata

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  2. L'avevo letto tempo fa e mi era piaciuto. Potrei rileggerlo anche io

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  3. Una delle mie serie preferite. Sono anche riuscita a recuperare tutti i cartacei nella prima edizione

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